Nell’affascinante arcipelago delle Cicladi, in Grecia, è in corso un notevole sforzo per restaurare le foreste marine dell’Area Marina Protetta dell’isola di Gyaros.
Un tempo utilizzato come prigione, questo sito remoto cattura l’attenzione dei ricercatori dell’HCMR che si sono impegnati a restaurare le foreste algali ormai degradate di Gongolaria montagnei. Purtroppo, come accade per la maggior parte delle macroalghe a chioma, la popolazione di G. montagnei (precedentemente nota come Cystoseira spinosa) ha subito un drastico declino negli ultimi anni in questa regione, principalmente a causa del crescente impatto di varie specie erbivore.
Le acque limpide di quest’isola sono un hotspot di biodiversità del Mediterraneo orientale e restaurare le foreste marine permette di continuare a far prosperare tutte le specie che frequentano la zona.
Nell’ambito del progetto REEForest, gli apici fertili vengono raccolti meticolosamente da popolazioni donatrici sane per coltivare nuove plantule e trapiantarle nelle zone in cui la specie di Cystoseira selezionata si è impoverita.
A capo di questa ambiziosa iniziativa di ripristino c’è il Centro ellenico per la ricerca marina (HCMR), un’organizzazione di ricerca governativa che opera sotto gli auspici del Segretariato generale per la ricerca e l’innovazione (GSRI) del Ministero greco per lo sviluppo e gli investimenti.
Da febbraio, i ricercatori dell’HCMR Maria e Polytimi-Ioli stanno monitorando la fertilità di G. montagnei. Prima della raccolta dei campioni, ogni due mesi vengono raccolti i ricettacoli da esaminare al microscopio. Da queste osservazioni è emerso un calo della fertilità rispetto agli anni precedenti e un minore sviluppo del tallo. Tuttavia, i ricercatori hanno anche notato tre settimane fa il rilascio di gameti, anche se con un’efficacia ridotta.
I fattori ambientali, come inverni insolitamente caldi e ondate di calore, potrebbero contribuire a questi cambiamenti nella fertilità.
Il successo riproduttivo può naturalmente variare di anno in anno. Attraverso REEForest, non solo miriamo a ripristinare l’ecosistema marino, ma anche ad acquisire preziose conoscenze; tali attività di monitoraggio svolgono un ruolo cruciale per svelare i cicli riproduttivi di queste specie straordinarie ma poco conosciute.
In generale, questo sforzo di conservazione sull’isola di Gyaros è un esempio lampante di come l’arcipelago greco delle Cicladi sia impegnato a ripristinare e preservare i suoi ecosistemi marini per le generazioni a venire.
Grazie alla dedizione dei ricercatori dell’HCMR e alla collaborazione di varie organizzazioni, le foreste marine delle coste di questa regione hanno la speranza di tornare a prosperare.