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Successo sotto le onde: la Cystoseira prospera in Cilento!

Ottime notizie sui progressi del restauro di Cystoseira nel Parco Nazionale del Cilento!


Nonostante le sfide poste dalle mareggiate di fine estate, le giovani e resilienti alghe appena trapiantate non solo sono sopravvissute, ma stanno prosperando!


Il progetto REEForest prevede continue attività di monitoraggio per valutare le condizioni delle Unità di Trapianto, i telai metallici che sostengono le Cystoseira da trapiantare, e il benessere e la crescita delle alghe.


È stata completata la prima fase di monitoraggio post-impianto nell’Area Protetta di Santa Maria di Castellabate (Cilento). Qui, a nord di Punta Licosa, le plantule di Cystoseira cresciute nel laboratorio dell’Università di Trieste sono state trapiantate con successo nel sito ricevente quest’estate.


A settembre, una squadra di ricercatori dell’Università Parthenope di Napoli, coadiuvata da esperti sommozzatori di Shoreline, si è riunita ad Agropoli per indagare sulle sedici Unità di Trapianto che erano state posizionate nell’area del progetto tre mesi prima e sui quali stanno crescendo le plantule di Cystoseira.


Il team ha trascorso una settimana immergendosi quasi tutto il giorno, raccogliendo foto e dati e misurando la sopravvivenza e la crescita dei talli.


Hanno esplorato sia l’area donatrice, quella da cui sono stati prelevati gli apici fertili di Cystoseira per la coltivazione, sia l’area ricevente, dove la popolazione di Cystoseira era quasi scomparsa prima dell’intervento di restauro.


Le Unità di Trapianto contenenti i dischi di argilla, situate a circa sei metri di profondità, sono state esaminate dai ricercatori. Nonostante le recenti tempeste, tutti i talli di Cystoseira stanno prosperando, favorendo la crescita di una neonata foresta marina che già pullula di nuova vita.


Il monitoraggio del progetto REEForest comprende anche la raccolta di campioni e dati (ad esempio tramite sorbona, fotogrammetria, censimento visivo).


I campioni raccolti saranno poi analizzati nel laboratorio dell’Università di Napoli Parthenope per valutare la ricca biodiversità e la biomassa associata alle foreste macroalgali e valutare i servizi ecosistemici forniti da questi preziosi habitat.


Questo successivo lavoro di laboratorio richiede conoscenze tassonomiche approfondite e lunghe e laboriose analisi. Invece, i dati sullo stoccaggio di anidride carbonica da parte delle foreste marine saranno forniti dall’Università di Trieste.


Infine, i dati raccolti dai subacquei saranno utilizzati anche per valutare il rapporto costi-benefici del restauro effettuato nell’ambito del progetto.


Dopo una settimana di immersioni intensive, possiamo quindi affermare con sicurezza che tutto sta andando come previsto, le nuove plantule crescono e prosperano!


La prossima fase di monitoraggio è imminente. Attendiamo con ansia il giorno in cui la Cystoseira trapiantata sarà abbastanza robusta da resistere ai predatori e alle tempeste e da portare avanti il successo di questo notevole sforzo di restauro marino.


Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti, mentre assistiamo alla continua crescita e alla resilienza della Cystoseira nel cuore del Parco Nazionale del Cilento

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